Palazzo Vizzani è uno degli edifici bolognesi più significativi, costruito alla fine del ‘500. Il palazzo fu edificato su iniziativa di Elisabetta Bianchini, vedova di Camillo Vizzani, che incoraggiò i giovani figli a innalzare una dimora volta all’ospitalità.
Circa due secoli dopo, nel 1732 il cardinale Lambertini, arcivescovo di Bologna e futuro Papa Benedetto XIV, acquistò il palazzo per poi ampliarlo, fino a raggiungere la composizione attuale.
L’associazione ha sede nella parte settecentesca del palazzo. Gli ambienti di Alchemilla sono multifunzionali e versatili: sale espositive, studi, una piccola biblioteca, foresteria, spazi comuni e di servizio. Qui passato e presente si incontrano vivificandosi reciprocamente. Gli spazi messi a disposizione di artisti e performer costituiscono un luogo ideale per dare sostanza alle loro istanze creative e stimolare un confronto tra questi e l’ambiente che li circonda, ricco di storia e di memoria.
Palazzo Vizzani is one of Bologna’s most significant buildings, built at the end of the 16th century. The palace was built as an initiative of Elisabetta Bianchini,
the widow of Camillo Vizzani, who encouraged her young sons to build
a dwelling aimed at hospitality. Approximately two centuries later, in 1732, Cardinal Lambertini, archbishop of Bologna and future Pope Benedict XIV, purchased the palazzo and later enlarged it to its current composition.
The association is based in the 18th-century part of the palace. Alchemilla’s rooms are
multifunctional and versatile: exhibition rooms, studios, a small library, guest quarters, common and service areas. Here past and present come together, enlivening
each other. The spaces made available to artists and performers are an ideal place to give substance to their and stimulate a confrontation between them and their surroundings, rich in history and memory.
